Ecosistemi
![I ricercatori dell'Eawag Anita Narwani, Marta Reyes e Joey Bernhardt prelevano campioni d'acqua da uno degli stagni dell'impianto sperimentale dell'Eawag (Foto: Thomas Klaper).](/fileadmin/Domain1/Forschung/Oekosysteme/Oekosysteme/oekosysteme.jpg)
Conoscere meglio e proteggere gli ecosistemi acquatici
I corpi idrici per l’essere umano sono molto più di semplici fornitori di acqua potabile: raffrescano le nostre città e ci proteggono dalle inondazioni, servono per la produzione di energia, per la pesca e la navigazione, oltre a essere preziosi spazi ricreativi. Anche per la natura sono fondamentali. Le nostre attività però mettono a repentaglio fiumi, laghi e acque di falda. La Eawag con la sua attività di ricerca contribuisce a una migliore comprensione, a una gestione sostenibile nonché a una migliore tutela degli ecosistemi acquatici.
![Il laboratorio galleggiante LéXPLORE sul lago di Ginevra ci aiuta a comprendere gli ecosistemi lacustri (Foto: Natacha Tofield-Pasche, EPFL). Il laboratorio galleggiante LéXPLORE sul lago di Ginevra ci aiuta a comprendere gli ecosistemi lacustri (Foto: Natacha Tofield-Pasche, EPFL).](/fileadmin/Domain1/News/2021/08/26/teaser.jpg)
Un habitat complesso
Gli ecosistemi acquatici sono caratterizzati da determinate proprietà chimiche e fisiche. Una complessa interazione di svariati fattori come la temperatura dell'acqua, le condizioni di deflusso, il contenuto di ossigeno e di nutrienti o il pH influenzano i processi e la vita nelle acque. La Eawag studia le conseguenze dell’apporto di sostanze inquinanti, dell’utilizzo intensivo dell’energia idrica, delle edificazioni e del cambiamento climatico a opera dell’uomo sulle condizioni naturali e sui cicli negli ecosistemi acquatici.
Capire come reagiscono le biocenosi
Nei corpi idrici vivono non solo pesci, crostacei e molluschi. Anche tanti uccelli, alcuni mammiferi e numerosi insetti, che trascorrono lo stadio larvale in acqua, popolano questo habitat. Essi sono parte integrante di una rete trofica che si estende ben oltre il corpo idrico. La biodiversità negli ecosistemi acquatici è quindi molto importante, ed è in pericolo. La Eawag sta studiando gli effetti causati alle biocenosi ai bordi dell’acqua e in acqua da specie invasive come la cozza quagga, da sostanze inquinanti come pesticidi o farmaci e da altri fattori di stress ambientale.
![La cozza quagga alloctona si sta diffondendo in Svizzera, con conseguente impatto sugli ecosistemi lacustri (Foto: Eawag, Linda Haltiner). La cozza quagga alloctona si sta diffondendo in Svizzera, con conseguente impatto sugli ecosistemi lacustri (Foto: Eawag, Linda Haltiner).](/fileadmin/Domain1/News/2023/11/16/teaser.jpg)
![Nell’impianto sperimentale di stagni i ricercatori e le ricercatrici possono analizzare piccoli ecosistemi in condizioni meteorologiche naturali (Foto: Eawag). Nell’impianto sperimentale di stagni i ricercatori e le ricercatrici possono analizzare piccoli ecosistemi in condizioni meteorologiche naturali (Foto: Eawag).](/fileadmin/Domain1/About/Arbeiten/Forschungsumfeld/experimentierteiche/versuchsteiche.jpg)
Dalla misurazione fino alla valutazione d’impatto
Per proteggere meglio gli ecosistemi acquatici, occorrono in primo luogo dati affidabili al riguardo. La Eawag sviluppa e sperimenta diversi metodi per il rilevamento dello stato dei corpi idrici e dei relativi organismi viventi. Per questo vengono utilizzati ad esempio dati satellitari, DNA ambientale, un impianto sperimentale di stagni e diversi strumenti di misurazione. I dati misurati servono come base per i modelli che consentono di stimare lo sviluppo futuro degli ecosistemi acquatici. I risultati confluiscono in concetti per la gestione sostenibile dei corpi idrici o per la rivitalizzazione dei fiumi e servono anche alla valutazione d’impatto delle misure in atto.